Migranti, vertice UE a Salisburgo

Comunicato stampa

Migranti, vertice UE a Salisburgo. Dichiarazione congiunta di quattro sindaci  “di frontiera”: “Non lasciateci soli! Servono nuovi strumenti per l’accoglienza ed una politica europea di solidarietà e condivisione”

I sindaci di Lampedusa e Linosa (Italia), Grande Synthe (Francia), Traiskirchen (Austria), Marsa (Malta) hanno elaborato una dichiarazione congiunta da sottoporre ai Capi di Stato e di Governo.

Domani, giovedì 20 settembre, si terrà il vertice informale dei Capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea. L’incontro si svolgerà a Salisburgo; l’Austria infatti detiene la Presidenza di turno del Consiglio dell’UE. Una delle principali questioni che sarà affrontata dai rappresentanti dei Paesi europei sarà quella dei flussi migratori.
In vista di questo appuntamento, i sindaci di quattro comuni, direttamente coinvolti dal fenomeno migratorio (Salvatore Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa, Italia; Damien Carême, sindaco di Grande Synthe, Francia; Andreas Babler, sindaco di Traiskirchen, Austria; Francis Debono, sindaco di Marsa, Malta, Arno Kompatscher), si sono riuniti in una ‘rete di frontiera’ e hanno elaborato un documento congiunto nel quale chiedono in particolare: una politica europea sulle migrazioni basata su solidarietà e condivisione delle responsabilità; misure rivolte alle città, ai comuni ed alle isole minori impegnate in prima linea sul fronte dei flussi migratori, ma anche ai Paesi di provenienza dei migranti; nuovi strumenti per fronteggiare le numerose questioni legate all’accoglienza ed alla gestione dei migranti da parte delle amministrazioni e delle comunità locali.
“I flussi migratori – dice Salvatore Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa – devono essere gestiti e condivisi fra tutti i 28 Paesi membri. Chiediamo all’Unione Europea di non lasciare soli i comuni di frontiera e di fornirci gli strumenti per poter accogliere chi fugge dalla fame e dalla guerra. Servono misure rivolte a chi ‘sbarca’, ma anche a chi ‘accoglie’. Bisogna contrastare i trafficanti di esseri umani ed aprire canali di ‘migrazione legale’ senza che tutto ciò porti alla pericolosa semplificazione dei ‘campi profughi a casa loro’”.
“Ogni intervento, a nostro avviso, può e deve avvenire in una cornice di umanità e di solidarietà. In questo senso – continua Martello – le ‘piccole’ ma concrete esperienze vissute dai cittadini e dagli amministratori di Lampedusa, Grande Synthe, Marsa, Traiskirchen  – quattro comuni che stanno promuovendo una ‘rete di frontiera’ – possono essere utili per conoscere e comprendere a fondo le reali necessità legate al tema, sempre più complesso, dei flussi migratori”.

Di seguito il testo integrale della dichiarazione congiunta dei sindaci di Lampedusa, Grande Synthe, Traiskirchen, Marsa: si tratta di quattro comuni coinvolti nel progetto “Snapshots from the Borders”

Qui il PDF con il testo completo della dichiarazione

Dichiarazione dei Territori di confine

“Verso un’Europa della Solidarietà e della Responsabilità Condivisa”

Documento indirizzato verso la “Riunione informale dei capi di Stato o di governo” a Salisburgo il 20 settembre 2018 – il vertice di Salisburgo dell’UE


I sindaci di Lampedusa e Linosa (Italia), Grande-Synthe (Francia) Traiskirchen (Austria), Marsa (Malta) si sono riuniti al fine di apprendere reciprocamente le molteplici esperienze con la migrazione e l’integrazione e chiedere congiuntamente una politica europea di migrazione, di solidarietà e responsabilità condivise.

In qualità di sindaci chiediamo al Vertice UE di Salisburgo di tener conto delle richieste di cui sotto per continuare a garantire politiche in linea con i documenti fondanti dell’Unione europea e delle Nazioni Unite:

– la Convenzione di Ginevra

– la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

– la risoluzione delle Nazioni Unite Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

– la Convenzione europea sui diritti umani

– Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea

– il trattato sull’Unione Europea e il trattato sul funzionamento dell’Unione Europea

 

In occasione del Meeting di Salisburgo dei Capi di Stato e di Governo del 20 settembre 2018, chiediamo:

– Di ampliare il motto della Presidenza austriaca del Consiglio “Un’Europa che protegge” in modo da includere anche la protezione dei richiedenti asilo e dei rifugiati che cercano protezione nell’UE

– A tutti i capi di stato di riaffermare con vigore l’Agenda europea sui principi fondamentali di solidarietà nella gestione delle migrazioni e di responsabilità condivisa tra gli Stati membri

– Di supportare politicamente e finanziariamente soprattutto le città e le regioni di confine e le isole minori nella gestione dei processi migratori e dell’integrazione

– Di alleggerire l’onere delle città / regioni di confine e delle isole minori dell’affrontare la migrazione da soli e di ridurre i campi sovraffollati nelle piccole città e isole, condividendo la responsabilità e trasferendo i rifugiati come prevede il Meccanismo di Ricollocamento tra tutti i paesi e le regioni dell’UE

– Di ascoltare e seguire le molteplici buone pratiche e idee su come lavorare con, e integrare, i migranti e i richiedenti asilo maturate nelle nostre città, regioni e isole di confine

– Di consentire e promuovere le missioni di ricerca e salvataggio della società civile per porre fine ai naufragi e alle morti nel mare e di sostenere i piccoli comuni delle isole minori nelle situazioni di emergenza

– Di aumentare i bilanci della cooperazione allo sviluppo e di perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile al fine di consentire a tutti di vivere una vita dignitosa nel loro paese d’origine

– Di aumentare i contributi all’UNHCR e alle altre agenzie che si occupano dei rifugiati al fine di aiutare i migranti all’interno o vicino al loro paese d’origine

– Di non seguire ulteriormente l’approccio disumano basato sui campi di asilo al di fuori dell’UE che sarebbe in violazione sia della convenzione di Ginevra che dei diritti umani

– Di individuare e sviluppare invece le possibilità di ingresso legale nell’UE, di attuare delle quote di trasferimento chiare che coinvolgano tutti gli Stati membri e di sostenere finanziariamente i paesi di origine e di transito.

Sottoscrizioni dei Sindaci di Grande Synthe (Francia) Damien Carême, Lampedusa e Linosa (Italia) Salvatore Martello, Marsa (Malta) Francis Debono, Traiskirchen (Austria) Andreas Babler.